8. Collezionismo e legalità: tutto quello che puoi (e non puoi) fare in Italia

Chi colleziona semi di cannabis in Italia lo fa in un contesto legale chiaro, ma spesso frainteso. In questo articolo facciamo luce sulla normativa italiana e su ciò che è consentito, per aiutarti a collezionare in modo consapevole, sicuro e informato. Nessuna paranoia, solo fatti.

In base alla Legge 412/1974 e alla Convenzione ONU del 1961, i semi di cannabis non sono considerati sostanze stupefacenti. Questo significa che la loro vendita, acquisto e detenzione sono legali sul territorio italiano, a patto che siano destinati a scopi collezionistici, didattici, di ricerca genetica o conservazione.

Il D.P.R. 309/1990 (art. 28 e 73) vieta però la coltivazione di piante di cannabis da semi non autorizzati, a meno che non si sia in possesso di specifiche autorizzazioni (es. per uso industriale, medico o ricerca regolamentata). Tradotto: puoi collezionare tutti i semi che vuoi, ma non puoi farli germogliare.

È importante sottolineare che tutte le informazioni fornite da All GenetiX hanno finalità puramente informativa e promozionale. Non vendiamo né promuoviamo la coltivazione illegale di cannabis, e invitiamo ogni utente a rispettare le normative vigenti nel proprio Paese di residenza.

Collezionare semi di cannabis, in Italia, è perfettamente legale – a condizione che si resti nel perimetro della legge. Per questo ogni nostro prodotto è venduto come “souvenir genetico” o “materiale da collezione”. E ogni descrizione è pensata per raccontare la genetica, non per istigare all’uso illecito.

Conoscere i limiti imposti dalla legge ti permette di coltivare, almeno metaforicamente, solo la parte più nobile della tua passione: quella che custodisce, cataloga e valorizza un’eredità botanica millenaria.

Colleziona in modo responsabile con All GenetiX

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