Nel panorama moderno del collezionismo genetico, i semi di cannabis con alto contenuto di CBD stanno guadagnando un interesse crescente. Se fino a qualche anno fa erano considerati una nicchia sperimentale, oggi rappresentano una categoria solida, ricercata e spesso apprezzata anche da chi colleziona varietà classiche. Ma cosa sono esattamente i semi CBD, e perché sempre più collezionisti li includono nel proprio archivio?
Il CBD (cannabidiolo) è un cannabinoide non psicoattivo presente nella pianta di cannabis. Nei semi CBD, la genetica è stata selezionata per esprimere alti livelli di cannabidiolo e ridurre drasticamente il THC. Questo significa che le varietà risultanti, se coltivate in Paesi dove è legale farlo, producono fiori con effetto rilassante ma non sballante. Dal punto di vista collezionistico, queste varietà sono un interessante esempio di come la cannabis possa evolvere anche verso finalità più terapeutiche, funzionali e leggere.
Molti semi CBD appartengono alla categoria femminizzata, ma esistono anche versioni autofiorenti, spesso apprezzate per la loro rapidità. Le seed bank che si sono distinte nella selezione CBD includono Dinafem Seeds CBD, Super Strain Seeds e varietà selezionate di Dutch Passion, pionieri nella stabilizzazione di genetiche ricche in cannabidiolo.
Il motivo del loro successo? Semplice: il collezionista moderno è curioso, informato e aperto a forme di genetica alternative. I semi CBD offrono un profilo aromatico variegato (spesso dolce, speziato o citrico), combinato a un valore scientifico e funzionale elevato. In più, sono perfetti per chi vuole costruire una collezione “completa”, rappresentativa delle diverse evoluzioni che la cannabis ha avuto nel tempo.
Se vuoi ampliare la tua collezione con varietà ricche di cannabidiolo, esplora la nostra selezione di semi CBD: una finestra su una nuova frontiera del collezionismo genetico.
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